Se c’è una storia che insegna il lato buono dei social, è quella di Martina Rodini. È il 10 maggio 2019 quando a Martina, neomamma di 29 anni, imprenditrice digitale, naturopata, beauty influencer da 200 mila follower, viene diagnosticato un tumore al seno. Qualche mese prima, sotto la doccia, Martina sente un rigonfiamento sospetto. Fa un’ecografia: sembra solo una ciste. Seguono mesi incerti. Prima i dolori, poi la fatica a dormire. Altri accertamenti. Il responso. Non si è mai pronte per una notizia del genere, dice in un’intervista. Si sente sola. Spaesata. Subisce un intervento e poi via subito con la chemioterapia. Che dura due anni.
Martina vede il suo corpo bellissimo trasformato dalla malattia. Pelle, capelli, sopracciglia, forme. Dice che ha avuto spesso la voglia di nascondersi. Sparire. Invece trova la forza di reagire. Si butta nel lavoro: crea e vende cosmetici naturali. Divulga un ideale di bellezza acqua e sapone, in cui ha sempre creduto, fin dagli studi di naturopatia e i primi pasticci a casa, per cucinarsi da sola il primo burrocacao. La sua linea bio è un successone.
Il tumore controlla il suo corpo: non vuole che controlli anche la sua vita. Così comincia a scriverlo. Racconta ogni passo del suo percorso. Comincia a confrontarsi che quanti, come lei, stanno affrontando una sfida che sembra invincibile. Pubblica tutto sulla sua pagina social: i giorni in ospedale, le flebo, i valori che vanno su e giù. Ma anche i momenti belli, le risate in famiglia, le soddisfazioni lavorative. Il video in cui il compagno le rasa i capelli raggiunge migliaia di visualizzazioni.
Non mente sui momenti no. Quelli in cui vorrebbe solo piangere sul divano. L’importante è trovare la forza di rialzarsi. A volte parte da dentro. Altre volte c’è bisogno di un aiuto. Martina consiglia di partire dai piccoli gesti. Un rossetto, un foulard. Ma anche niente, se prende quella voglia di uscire e basta. Senza filtri. Consiglia di aprirsi senza vergogna alle persone motivanti, positive. Quelle che ti fanno stare bene in qualunque modo tu ti svegli al mattino. Per lei questa persona è suo figlio Pietro.
Molti trovano, grazie a lei, il coraggio di uscire di casa nonostante i turbanti, le parrucche, i chili persi. Ma, a sorpresa, cominciano ad arrivare anche testimonianze di chi, del tutto sano e senza fattori di rischio, non aveva mai pensato alla possibilità di ammalarsi. Molte donne le confidano di aver trascurato i controlli, perché tanto a me non succederà mai. È questo il suo più grande successo, dice Martina: aver aumentato la consapevolezza. Oggi è testimonial di alcune campagne di prevenzione, come quella promossa di recente dall’Associazione Europa Donna Italia e Saugella. Sul suo profilo scrive: «Tutto mi ha fatto bene, mi ha fatto essere quella che sono. A volte cambierei tutto, ma alla fine non cambierei nulla».
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