La pelle? Questione di equilibrio. Nei periodi tosti come questi, alza un muro di difese che spesso riesce a fronteggiare abbastanza bene i contraccolpi della vita e a mantenersi intatta e in salute nonostante tutto. Ma quando gli attacchi esterni sono troppo violenti per reagire con efficacia, la pelle lancia chiari segnali di insofferenza a cui bisogna prestare molta attenzione.
- Secchezza e disidratazione. Indicano che il film idrolipidico, la sottile pellicola fatta di una miscela di acqua e grassi che riveste l’epidermide con funzione protettiva, è compromessa. Succede facilmente nei periodi di stress intenso: si dorme poco, si mangia male. A queste disfunzioni, ormai onnipresenti, si aggiungono i mali tipici di questo periodo storico: mascherina per metà giornata, smart working per l’altra metà, con overdose di luce blu connessa (che però arriva principalmente dal sole, anche in città, ricordiamocelo).
- Grigiore e opacità. Lo stress rallenta le funzioni metaboliche e il turn over cellulare che, anziché sostituire le cellule consumate con altre nuove di zecche come da calendario mensile (il ciclo si completa ogni 28 giorni circa), procede a ritmo di bradipo provocando un accumulo (oggi diremmo assembramento) di cellule in superficie che toglie alla cute ossigeno e luminosità.
- Calore diffuso e rossore. Ci mancava l’alterazione del microcircolo. Non è un sintomo permanente quindi magari non ci prestiamo attenzione, ma anche se va e viene, è un campanello d’allarme che la pelle sta soffrendo e bisogna aiutarla.
Tre problemi, tre contromosse.
- «Comincia con una detersione accurata, ma super delicata»,consiglia Isabelle Avenel, training manager L’Erbolario. Perché delicata? Perché la barriera protettiva della pelle, nonostante la sua funzione difensiva, è molto suscettibile. Per ricostruirla mattoncino dopo mattoncino ed evitare che si rovini, non bisogna strapazzarla. «Scegli una formula in gel che si trasforma in morbida schiuma a contatto con l’acqua. Il detergente giusto è quello che lascia la pelle pulita, ma morbida (la pelle non deve tirare dopo il risciacquo). Opta per preparati con tensioattivi da capioca e canna da zucchero, succo di Aloe idratante e vellutante e usalo mattina e sera, anche se non ti sei truccata durante il giorno».
- Stendi una crema idratante super nutriente: se la pelle rientra nel ritratto sopra descritto, ha bisogno di nutrimento extra. Che significa fare il pieno di acidi grassi Omega 3 e 6 e vitamine. «Sì alla presenza in formula di un tris di burri prodigiosi come cocco, cacao e karité e olio di semi di canapa: sentirai subito la pelle come velluto. Perché la canapa? È un attivo top in questi casi perché contiene tutto ciò che può contrastare a tempo di record tutti i sintomi sopra elencati».
- Picchietta qualche goccia di olio ricompattante e tonificante. I nuovi formulati sono dry touch quindi tranquilla, puoi usarlo anche di mattina sotto il trucco. Dentro trovi un cocktail lussuoso di oli vegetali: canapa, jojoba, girasole, oliva. Riscaldalo prima tra le mani per qualche secondo poi applica a tocchi su viso, collo e décolleté. Oltre a nutrire profondamente, dà un gradevole aspetto bonne mine perché illumina e uniforma l’incarnato senza ungere. Beauty tip: tienilo in borsetta e ogni tanto regala al viso (e perché no anche alle mani, provate dai gel disinfettanti) un tocco di luce.
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