Tempo di lettura: 2 minuti

La pelle? Questione di equilibrio. Nei periodi tosti come questi, alza un muro di difese che spesso riesce a fronteggiare abbastanza bene i contraccolpi della vita e a mantenersi intatta e in salute nonostante tutto. Ma quando gli attacchi esterni sono troppo violenti per reagire con efficacia, la pelle lancia chiari segnali di insofferenza a cui bisogna prestare molta attenzione.

  1. Secchezza e disidratazione. Indicano che il film idrolipidico, la sottile pellicola fatta di una miscela di acqua e grassi che riveste l’epidermide con funzione protettiva, è compromessa. Succede facilmente nei periodi di stress intenso: si dorme poco, si mangia male. A queste disfunzioni, ormai onnipresenti, si aggiungono i mali tipici di questo periodo storico: mascherina per metà giornata, smart working per l’altra metà, con overdose di luce blu connessa (che però arriva principalmente dal sole, anche in città, ricordiamocelo).
  2. Grigiore e opacità. Lo stress rallenta le funzioni metaboliche e il turn over cellulare che, anziché sostituire le cellule consumate con altre nuove di zecche come da calendario mensile (il ciclo si completa ogni 28 giorni circa), procede a ritmo di bradipo provocando un accumulo (oggi diremmo assembramento) di cellule in superficie che toglie alla cute ossigeno e luminosità.
  3. Calore diffuso e rossore. Ci mancava l’alterazione del microcircolo. Non è un sintomo permanente quindi magari non ci prestiamo attenzione, ma anche se va e viene, è un campanello d’allarme che la pelle sta soffrendo e bisogna aiutarla.

Tre problemi, tre contromosse.

  1. «Comincia con una detersione accurata, ma super delicata»,consiglia Isabelle Avenel, training manager L’Erbolario. Perché delicata? Perché la barriera protettiva della pelle, nonostante la sua funzione difensiva, è molto suscettibile. Per ricostruirla mattoncino dopo mattoncino ed evitare che si rovini, non bisogna strapazzarla. «Scegli una formula in gel che si trasforma in morbida schiuma a contatto con l’acqua. Il detergente giusto è quello che lascia la pelle pulita, ma morbida (la pelle non deve tirare dopo il risciacquo). Opta per preparati con tensioattivi da capioca e canna da zucchero, succo di Aloe idratante e vellutante e usalo mattina e sera, anche se non ti sei truccata durante il giorno».
  2. Stendi una crema idratante super nutriente: se la pelle rientra nel ritratto sopra descritto, ha bisogno di nutrimento extra. Che significa fare il pieno di acidi grassi Omega 3 e 6 e vitamine. «Sì alla presenza in formula di un tris di burri prodigiosi come cocco, cacao e karité e olio di semi di canapa: sentirai subito la pelle come velluto. Perché la canapa? È un attivo top in questi casi perché contiene tutto ciò che può contrastare a tempo di record tutti i sintomi sopra elencati».
  3. Picchietta qualche goccia di olio ricompattante e tonificante. I nuovi formulati sono dry touch quindi tranquilla, puoi usarlo anche di mattina sotto il trucco. Dentro trovi un cocktail lussuoso di oli vegetali: canapa, jojoba, girasole, oliva. Riscaldalo prima tra le mani per qualche secondo poi applica a tocchi su viso, collo e décolleté. Oltre a nutrire profondamente, dà un gradevole aspetto bonne mine perché illumina e uniforma l’incarnato senza ungere. Beauty tip: tienilo in borsetta e ogni tanto regala al viso (e perché no anche alle mani, provate dai gel disinfettanti) un tocco di luce.