Spopola tra le celeb un trattamento estetico semplice e di lunga durata che regala sopracciglia perfette, ma super naturali. «Il microblading è un trucco semi-permanente: vengono introdotti nella pelle minuscole particelle di pigmento tramite un manipolo a penna con microaghi – spiega Lucrezia Bartilucci, make up artist milanese – I pigmenti sono bioriassorbibili perché vengono inglobati dai macrofagi (le cellule spazzine della pelle) e nel tempo schiariscono».
Fa per te se:
- Vuoi un aspetto pulito, curato, ma super naturale. «L’effetto è molto naturale grazie al disegno tracciato da peli che si intersecano a quelli naturali – spiega l’esperta – donando un aspetto nuovo e più fresco (ecco perché in Oriente, dove nasce, il trattamento viene chiamato sopracciglia a ricamo). I peli risultano più folti e meno definiti rispetto ai tradizionali tattoo».
- Negli anni hai pasticciato con le sopracciglia, rovinandole. «Negli anni le sopracciglia hanno seguito diverse mode – prosegue Lucrezia – Basti pensare alla drastica depilazione negli anni Novante e Duemila, con una conseguente atrofia del bulbo. Il pelo, non crescendo più come prima, ha lasciato buchi e asimmetrie. Il microblading permette una ricostruzione dell’arcata sopraccigliare semi-permanente e quindi semi-duratura, a effetto super realistico».
- Hai peli radi, che vuoi rinfoltire. Puoi averle così di natura, oppure può succedere a causa di un’alopecia o dopo malattie e/o terapie che incidono sulla crescita di peli e capelli, come la chemio.
- Vuoi ridisegnare l’arcata e averla sempre in ordine, senza bisogno di usare tutti i giorni matita e pettinino.
«Si fa una consulenza iniziale per spiegare la procedura e studiare l’architettura della forma, il colore dell’arcata sopracciliare, il tono della pelle, poi si procede con il trattamento. Subito dopo il pelo appare due volte più spesso e due volte più scuro rispetto a quello naturale, ma niente paura: è normale. Dopo una settimana l’effetto scarica del 40% circa. Si dice che se il microblading ti piace appena fatto, non potrà piacerti dopo e viceversa!».
Va bene per tutte, purché non si abbiano problematiche di cicatrizzazione o patologie rilevanti, o non si sia in gravidanza o allattamento. Se si sta seguendo una qualsiasi terapia giornaliera, è consigliabile chiedere al medico. Niente limiti di età, anzi dopo i 40 il microblading restituisce armonia ai lineamenti e può aiutare dare un’aria più fresca ai tratti del contorno occhi.
Indispensabili per la buona riuscita del trattamento sono le cure a casa, da seguire per circa una settimana: sono sufficienti una delicata detersione dell’area con prodotti appositi e l’applicazione di un balsamo idratante e nutriente. «Senza queste accortezze, si rischia la formazione di crosticine che vanno a sbiadire il pigmento», assicura la make up artist. Per qualche giorno niente sole né nuotate in mare o piscina.
A chi rivolgersi? Niente operatori improvvisati: per praticare il microblading bisogna aver svolto corsi specifici di formazione e utilizzare attrezzature idonee e colori di alta qualità. «Questi ultimi sono indispensabili nella riuscita del trattamento, altrimenti il pigmento si ossida nel tempo, virando sull’arancio», dice Lucrezia. Durata? Da otto mesi a un anno. «Dipende dal tipo di pelle e da una serie di fattori: età (nei giovani il riassorbimento del pigmento sarà più veloce), tipo di pelle (nella cute grassa dura meno), esposizione solare (stendi un velo di crema protettiva: così le proteggi e l’effetto si mantiene di più)». Costi: dai 350 ai 1.000 euro compreso di ritocco da eseguire a distanza di circa un mese e mezzo.
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