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L’estate è la stagione ideale per fare scorta di vitamina D, una sostanza preziosa per tanti motivi. È fondamentale nella regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo e nel metabolismo osseo. Ciò si traduce in ossa più forti a ogni età, scacciando il rischio osteoporosi. È necessaria per l’assorbimento e l’utilizzo del calcio (che, senza di lei, viene assorbito solo per il 10-15%), ma anche per un sistema immunitario efficiente (in carenza di vitamina D, le cellule T non sono in grado di reagire e combattere i microorganismi, batteri e virus, che minacciano l’organismo). 

Tutti, indipendentemente dall’età, possono essere a rischio di insufficienza, ma soprattutto le donne, rivelano Integratori Italia e Unione Nazionale Consumatori. Le diete a basso apporto calorico e quelle dimagranti, i disturbi alimentari e la scelta di regimi vegetariani rendono la popolazione femminile più a rischio di deficit. Prima di ricorrere agli integratori, assicurati di fare tutto il possibile per assumerne a sufficienza e facilitarne l’assimilazione da parte del tuo organismo.

1. Prendi il sole regolarmente, proteggendo la pelle con creme solari adeguate. L’ideale sono 15 minuti 3 volte a settimana, anche soltanto nelle aree del corpo solitamente scoperte, come braccia, testa e collo. «L’esposizione solare è responsabile della quasi totalità (90%) della concentrazione di vitamina D nell’organismo, mentre la restante quota è garantita dall’apporto alimentare – assicura la dottoressa Rossella Tozzi, endocrinologa di MioDottore – L’esposizione solare durante i mesi primaverili ed estivi permette la produzione e conservazione della vitamina D3 nel muscolo scheletrico e ancora di più nel tessuto adiposo, garantendo il rilascio della stessa anche durante il periodo invernale, garantendo una vera e propria scorta, senza necessità di dover integrare con supplementi».

2. Fai costante attività fisica, prediligendo attività all’aperto. Così rafforzi la struttura ossea: in particolare, utili le attività aerobiche, d’impatto o comportante carico, come jogging, calcio, pallacanestro, pallavolo, baseball, sport con la racchetta e ginnastica.

3. Assicurati fonti alimentari di vitamina D. Tra gli alimenti, quelli più ricchi sono il pesce tra cui il pesce azzurro, latte e suoi derivati, il tuorlo d’uovo, le noccioline e alcuni funghi. Includi uova, carne di pollo, anatra o tacchino, cereali e verdure verdi.

4. Facilita l’azione della vitamina D con l’introduzione di cibi ricchi di calcio: latte, burro, yogurt e formaggi.

5. Cerca di effettuare escursioni e passeggiate in luoghi lontani da smog e inquinamento, che possono interferire con la corretta assimilazione di vitamina D.

«Attraverso una dieta equilibrata, associata all’esposizione al sole, è possibile evitare il rischio di carenza – conferma il professor Vincenzo De Leo, Direttore UOSA PMA, Dipartimento di Medicina Molecolare e Dello Sviluppo, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese – Nel caso in cui non ce ne fosse abbastanza, può essere utile la supplementazione, sulla base delle indicazioni di uno specialista».