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Quello tra pelle e sole è un rapporto complicato. « I raggi UV fanno bene. Stimolano la produzione di melanina che, oltre a regalare l’abbronzatura, è un potente antiossidante e protegge dall’invecchiamento fotoindotto», assicura la dottoressa Elisabetta Sorbellini, specialista in dermatologia. A patto, però, che la pelle venga adeguatamente preparata a questo incontro e non sia lasciata sprovvista di difese. « Il rovescio della medaglia, in assenza delle dovute precauzioni, sono macchie, eritemi, capillari, cheratosi attiniche, che possono evolvere in tumori e melanoma». Le cautele valgono al mare, ma anche in campagna, in città e soprattutto in montagna dove i rischi raddoppiano. 

  1. Non avere fretta. Esponiti con gradualità, evitando la fascia oraria dalle 11 alle tre del pomeriggio. Ti abbronzerai più lentamente, ma meglio e più a lungo. 
  1. Usa creme solari con un fattore di protezione (SPF) indicato per il tuo fenotipo, ossia il colore della tua cute. « Più la carnagione, gli occhi e i capelli sono chiari, più questo numero deve essere elevato. Non scendere mai sotto il 20», raccomanda Sorbellini. 
  1. Non risparmiare sulle dosi. « La quantità approssimativa – afferma il dottor Paolo Greco, dermatologo e medico estetico di Lecce – è di circa sei cucchiaini da tè. Da rinnovare ogni due ore e dopo ogni bagno ».
  1. Rivedi la tua beauty routine. « In quanto irritanti, in estate andrebbero evitate le creme che contengono acido retinoico o acido salicilico – raccomanda Sorbellini – Al contrario sono consigliate quelle a base di acido ialuronico o vitamine, soprattutto la E ». 
  1. A tavola fai incetta di cibi rossi, gialli e arancioni. Carote, fonte di betacarotene, pomodori (licopene), frutti rossi (mirtilli, lamponi e fragole), zucca e spezie quali curcuma e peperoncino. Anche gli aminoacidi sono utili: sì a carne, pesce, legumi.
  1. Prendi integratori ad hoc. Comincia un mese prima di esporti e continua fino alla fine dell’estate. « Tra i composti di maggiore rilevanza scientifica – elenca la dottoressa Giada Caudullo, psicologa clinica – ci sono i carotenoidi e derivati, come betacarotene e astaxantina. Studi confermano gli effetti fotoprotettivi e antiossidanti a livello cutaneo di astaxantina ottenuta da Haematococcus pluvialis. Un altro estratto efficace è quello della corteccia di Pino marittimo francese: contiene una miscela di protoantocianidine dall’azione antiossidante e va preso al mattino prima dell’esposizione al sole ».
  1. Non saltare mai il doposole. È più di un cosmetico: serve per calmare i rossori, restituire idratazione alla pelle, dare sollievo e freschezza. «In commercio si trovano anche prodotti di ultima generazione che, oltre a nutrire e idratare, disinfiammano e riparano i danni che i raggi ultravioletti causano al DNA cellulare», conclude Sorbellini.