Non è la prima, Kasia Smutniak, a mostrarsi in pubblico con le macchie della vitiligine. Senza imbarazzo, senza fondotinta, senza filtri fotografici. Qualche anno fa, al grido di: la bellezza si nasconde in ogni cosa, la splendida modella Chantelle Winnie sfoderò le sue macchie bianche su cover patinate e passerelle. La sua carriera non ne risentì, anzi divenne richiestissima. Con buona pace dei make up artist.
I dati dicono che la vitiligine colpisce oggi circa l’1-2% della popolazione, circa un milione di italiani, in genere fra i 10 e i 30 anni. Non fa distinzione di razze o etnie, uomini e donne, e no, non è contagiosa (lo pensano ancora in tanti). La riconosci dalle chiazze rotonde od ovali, a bordi irregolari e ben delimitati, diffuse in varie parti del corpo, di colore bianco a causa dell’assenza di melanina, il pigmento che conferisce la colorazione alla cute. Ecco spiegato il nome: dal latino vitulus, vitello, che sta a indicare il suo mantello pezzato, o vitium, difetto di pigmentazione. Meschina e dispettosa, la malattia va a macchiare di più proprio le zone scoperte dagli abiti: mani, piedi, braccia, gambe, viso. Diventa quindi difficile da nascondere.
Non a caso, studi sulla qualità della vita dicono che è una delle malattie della pelle più devastanti dal punto di vista psicologico ed emotivo, soprattutto per le donne. Anche per quelle dalla bellezza folgorante, come Kasia e Chantelle, che raccontano di non avere una vita facile. La modella per esempio fu per anni vittima di bullismo.
«Quel momento di timore e incertezza per il dopo, non lo scorderò mai – ha scritto invece l’attrice polacca su Instagram – Da un lato ero fiera di aver mostrato una nuova me, dall’altro avevo paura di non essere accettata, nel mio lavoro per esempio, o di sentirmi derisa, osservata».
È accaduto il contrario. Il profilo è stato invaso da migliaia di commenti, like, cuoricini, ma anche richieste di consigli e spiegazioni. Perché è anche questo che dovrebbe fare un social: aiutare a condividere storie, messaggi, informazioni. Con le parole, le immagini e i filtri. Per l’occasione Kasia ne ha lanciato uno. Si chiama #Beautyligo: simula le macchie da vitiligine, per immedesimarsi con chi le ha davvero, per capire cosa si prova, ma anche per ribadire che è nell’imperfezione e nella diversità che regna la vera bellezza.
Vuoi provarlo? Vai sul profilo di Kasia: nella sezione filtri si aprirà il filtro che sovrappone al volto alcune macchie più chiare, intorno agli occhi e alla bocca. Una curiosità: nella macchia sotto la palpebra destra c’è la firma di Kasia.
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