Spesso davanti a un flacone di shampoo o un vasetto di crema, andiamo in confusione alla vista dei tanti simboli che ricoprono il packaging. Saperli decifrare e interpretare è fondamentale, perché ogni cosmetico ha dei potenziali rischi per la salute della pelle. Inoltre disegni e marchi possono aiutarci a fare scelte più consapevoli, nel rispetto della salute ma anche dell’ambiente. Ecco un’utile guida fornita da Cosmetica Italia.
- Vasetto con il coperto aperto e un numero seguito dalla lettera M. Indica il Pao (Period after opening), cioè i mesi dalla data di apertura entro i quali il prodotto deve essere utilizzato. È obbligatorio per i prodotti con durata minima superiore ai 30 mesi, tranne i casi in cui questa informazione non è rilevante (per esempio nei prodotti monodose).
- Clessidra. Indica la durata minima del prodotto, cioè la data entro cui il prodotto può essere usato, se opportunamente conservato, mantenendo la sua funzione iniziale. Può essere sostituito dalla dicitura: Usare preferibilmente entro. Accanto deve essere riportata la data oltre la quale il cosmetico non va più usato. Il Regolamento europeo impone di riportare la data di durata minima, se il prodotto ha una durata inferiore ai 30 mesi.
- Libro aperto. Significa leggere bene le avvertenze. È obbligatorio in base al Regolamento europeo del settore quando le informazioni di legge non possono essere riportate direttamente sulla confezione, ma devono essere allegate.
- Cerchietto con la scritta UVA. È riportato sui prodotti per la protezione solare. Indica che il prodotto è conforme alla raccomandazione della Commissione e quindi ha capacità di proteggere la pelle sia dai raggi UVA che UVB.
- Triangolo con un numero e una sigla. Indica la riciclabilità del materiale (per corpo, tappo ed etichetta dei vasetti).
- Coniglietto barrato. Indica che il prodotto non è stato testato sugli animali. Dal 2013 i cosmetici venduti in Europa non possono più essere soggetti a questa pratica per cui le aziende tendono ormai a omettere in etichetta questa icona. (Fonti: Ministero della salute e Cosmetica Italia)
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